Un omicidio a Parigi
Matthew Blake
La Nave di Teseo, pubblicato nel 15 luglio 2023
384 Pagine
È appena finita la Seconda guerra mondiale e il lussuoso Hotel Lutetia accoglie i prigionieri francesi sopravvissuti ai campi di concentramento. La tensione è ancora palpabile, e gli ospiti devono restare per tre giorni, durante i quali vengono sottoposti a test volti a escludere eventuali collaborazioni con il nemico.
Qui si ritrovano due donne, Joséphine e Sophie, amiche di un tempo. Ma non sono più le stesse: i capelli sono spariti, i corpi segnati, lo sguardo appesantito dalla sofferenza. Eppure, la gioia di rivedersi prevale.
Condivideranno la stessa stanza, ma solo una di loro ne uscirà viva.
Ottant’anni dopo, Joséphine è ormai un’anziana donna affetta da demenza senile. A prendersi cura di lei c’è sua nipote Olivia, una psicoterapeuta specializzata nel recupero dei ricordi.
Un giorno, però, Joséphine si presenta di nuovo all’Hotel Lutetia e pronuncia una dichiarazione sconvolgente:
Lei non è Joséphine, ma Sophie. E, molti anni prima, in quella stessa stanza numero 11, ha ucciso una persona.
Olivia è incredula. È convinta che si tratti di un ricordo alterato dalla malattia. Ma quando arriva a Parigi, si rende conto che la verità è molto più complessa di quanto immaginava.
Chi è davvero sua nonna? E cosa è successo nel lontano 1945?
Un omicidio a Parigi è un romanzo che, sin dalle prime pagine, promette una storia intensa e memorabile. Tuttavia, è bene sapere che il ritmo narrativo è piuttosto lento, e questo può smorzare un po’ la suspense.
È una storia quasi interamente al femminile, dove i legami tra le protagoniste — in un mondo in cui le figure maschili positive sono quasi assenti — diventano la loro unica forza.
Olivia, in particolare, è un personaggio complesso, segnato da un forte bisogno d’amore. Cresciuta solo con la madre e la nonna, ha alle spalle relazioni fallite: quella con il padre di suo figlio e, ancor più intricata, quella con il suo ex paziente Tom.
Il romanzo è un vero e proprio viaggio nella memoria, sospeso tra ciò che è reale e ciò che potrebbe non esserlo.
Affronta con delicatezza temi importanti come la guerra, il trauma e la perdita d’identità. Pur essendo il cuore della storia, questi elementi non appesantiscono mai la lettura. Al contrario, si integrano perfettamente in un thriller psicologico costruito su un affascinante gioco di scambi di identità, che incuriosisce senza mai risultare opprimente.
Il ritmo, seppur lento, contribuisce a creare un’atmosfera sospesa e ipnotica, come se il tempo si fosse cristallizzato.
E quando finalmente tutti i tasselli vanno al loro posto, il lettore viene ricompensato da un paio di colpi di scena notevoli — anche se, devo ammetterlo, uno l’avevo intuito.
In definitiva, Un omicidio a Parigi è un altro ottimo romanzo di Matthew Blake. Non è pensato per chi cerca azione o adrenalina pura, ma è perfetto per chi ama le storie che scavano in profondità nella psicologia dei personaggi, con uno stile intimo, riflessivo e coinvolgente.